Convegno del 25 ottobre 2014

Il convegno ha l’obiettivo di apportare un contributo scientifico e d’innovazione strategica sull’utilizzo dei marmi  del  comprensorio  Taburno-Camposauro  ben noti in letteratura come Marmi di Vitulano e Cautano; l’analisi si sviluppa con un percorso a contenuto geologico delle facies dell’Appennino meridionale, indi sull’utilizzo dei marmi de quo nell’edilizia storico- monumentale campana e sul restauro dei centri storici con i litotipi locali.  L’indagine prosegue evidenziando l’interesse   storico-culturale  dei   marmi   di   cui   in narrativa le cui qualità sono state esaltate dal Vanvitelli nella decorazione parietale della Reggia di Caserta e nell’edilizia storico-monumentale in diverse località. Qualità cromatiche del marmo rosso di Cautano che, unitamente alla scolpibilità dello stesso, espressa in magnifiche opere scultoree degli artisti locali, creano per alcuni aspetti (il colore rosso sangue e brillante) un legame con   il rosso antico (marmor taenarium) uno dei più bei marmi dell’antichità utilizzato nella statuaria per  soggetti  dionisiaci.  Cultura  e  storia  del  marmo rosso di Cautano che costituiscono un interessante binomio inscindibile da ampliare e consolidare; sono, infatti, proponibili soluzioni di utilizzo del litotipo oltre l’attuale livello di produzione artigianale di oggettistica, di design o di pannelli decorativi; gli stessi, pur interessanti nel loro insieme, sono però confinati in un ristretto  mercato  locale  con  scarsa  produzione  di valore rispetto alle potenzialità del marmo stesso. Si ritiene che l’applicazione di moderne tecniche di lavorazione del marmo possano consentire un ampliamento dell’attuale utilizzo del rosso di Cautano sia per forme, sia per dimensioni dei blocchi lapidei superando il limite della grandezza dei blocchi, utilizzando anche i clasti di piccole dimensioni ed offrendo al mercato soluzioni d’impiego sia in lastre di grandi dimensioni per rivestimenti parietali o pavimentali, sia per blocchi utilizzabili per la statuaria, sia per colonne di marmo. Si amplierebbe in tal modo lo spazio di mercato ove il colore rosso sangue e brillante del rosso di Cautano, qualità estetica non disgiunta dalle qualità tecniche, consentirà di essere altamente competitivo con altri marmi similari ma  privi del fascino che porta con sé il colore rosso sangue: simbolo della vita, della vigoria, della forza ed allo stesso tempo allegoria di regalità, potenza e lusso. L’iniziativa – organizzata dal Comune di  Cautano, dalla  Marmorera Cautanese e  da Ambiente Mediterraneo – si propone come momento riflessivo a contenuto strategico per il migliore utilizzo delle risorse locali e l’innesco di un processo di sviluppo del settore delle pietre ornamentali del territorio. L’evento ha, infatti, l’obiettivo di combinare l’approccio scientifico e umanistico con quello dell’innovazione tecnologica per imprimere sulla realtà locale e attivare un processo di sviluppo artigianale.

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